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MENO BANCA - PIU' FINTECH di Davide Rigonat

Come tutti i giovedì riprendiamo a parlare di ECONOMIA REALE. Ma da cosa si compone il tessuto dell'economia reale, in particolare modo nel nostro paese?  L'ECONOMIA REALE è fatta per lo più da Piccole e Medie Imprese che , mai come ora, necessitano di nuova liquidità. Il credito bancario non basta più perché non riesce a soddisfare l'intera richiesta e perché se dovesse restare l'unica fonte di finanziamento delle imprese rischierebbe di limitarne la crescita.  

Le PMI , che rappresentano circa il 99% delle imprese e che costituiscono il cuore pulsante delle economie di tutto il mondo,  dovrebbero dipendere meno dal sistema bancario ed aprirsi a nuove forme di finanziamento a partire dal private debt e dal private equity di cui abbiamo largamente trattato le scorse settimane. Per riuscire in questo intento però le PMI  devono rendersi appetibili agli occhi dei potenziali investitori migliorando innanzitutto la governance . Ed è proprio qui che il private banking può e deve fare la differenza, accompagnando il flusso di denaro dei propri clienti verso la economia reale da un lato e dall'altro contribuendo a migliorare la governance complessiva delle aziende, ad esempio affiancando gli imprenditori nella pianificazione del passaggio generazionale o nella ottimizzazione della gestione fiscale dell'azienda.

Si verrebbe a creare così un circolo virtuoso sul modello win win ( dove tutti vincono) dove le aziende potrebbero trarre forte slancio dal poter contare su fonti di finanziamento alternativo alle banche e gli investitori potrebbero contare su forme di investimento innovative che in questo momento sono fortemente ricercate soprattutto dai clienti "private". 

Fortunatamente in Italia pian piano inizia a muoversi qualcosa , con le imprese in generale e in particolare le PMI che si stanno orientando sempre di più verso la ricerca di forme di finanziamento alternative quali private debt, private equity, peer to peer lending, crowdfunding, a discapito del tradizionale canale del credito bancario. E con gli investitori,  in particolare la clientela private,  sempre più interessata a questi mercati alternativi e sempre più intenzionata ad incrementare gli investimenti nell'economia reale , alla  ricerca di una maggiore  diversificazione dei propri asset finanziari  e soprattutto  di migliorare le  performance. 

Fondamentale a questo punto il ruolo delle SGR e dei Consulenti Finanziari specializzati in economia reale che devono  saper fare da tramite tra le esigenze del risparmiatore e quelle delle aziende , mettendo a disposizione del mercato le competenze e i migliori   strumenti finanziari per poter rendere questo flusso il più possibile profittevole sia per chi investe il denaro sia per le aziende che lo ricevono in prestito attraverso queste nuove modalità,  ben   diverse  rispetto  a quelle delle banche . 

Allo scopo giovedì prossimo analizzeremo nel concreto come funziona un fondo di Digital Lending e per quali risparmiatori può risultare adatto.

Alla prossima settimana.






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