INVESTIRE NELL'INNOVAZIONE E PAGARE MENO TASSE ecco come fare di Davide Rigonat
di Davide Rigonat | pubblicato il 18 marzo 2021
Oggi approfondiamo i temi legati all'economia reale e alle opportunità ad essa legate. Nei precedenti articoli abbiamo trattato molto il tema "PRIVATE DEBT" un' asset tipica dei mercati privati il cui sottostante è composto dai prestiti erogati a medio-lungo termine alle piccole e medie imprese europee non quotate sui mercati finanziari.
Oggi parliamo invece di VENTURE CAPITAL , la cui attività consiste nel mettere a disposizione delle aziende che fanno intravedere un potenziale di crescita significativo sia nuove risorse finanziarie sia know how e network di esperti con l'obiettivo di implementare ulteriormente la crescita di queste imprese , contribuendo così in modo virtuoso a migliorare la condizione generale della economia reale del paese in cui esse operano.
Il venture capitalist opera costituendo veri e propri fondi di investimento che costituisce con mezzi di terzi mediante i quali fornisce il capitale finanziario necessario a finanziare le imprese ad alto potenziale di crescita , negli stadi iniziali della loro attività . Subentra solo ad un certo punto della vita della impresa mediante l' acquisizione di quote di minoranza delle aziende che ha attentamente selezionato tramite un processo di " due diligence" e che ha giudicato potenzialmente ad elevato tasso di espansione. Attività certamente rischiosa , ma con ritorni in termini finanziari molto elevati tanto che i rendimenti nel lungo periodo hanno costantemente sovraperformato la maggior parte dei mercati azionari tradizionali.
Ma come può un risparmiatore italiano che voglia diversificare il suo portafoglio, beneficiare dei risultati del Venture Capital?
Fino a pochi anni fa queste erano opportunità riservate solo ai grandi investitori o agli investitori istituzionali come le Banche, le Assicurazioni , le Fondazioni ecc..., mentre fortunatamente da qualche anno a questa parte, grazie al lavoro svolto da alcune SGR italiane e alle Autorità che vigilano sul pubblico risparmio , è possibile anche per i piccoli risparmiatori ( l'investimento parte da 10.000 euro) poter beneficiare di questo tipo di strumento finanziario. E' il caso ad esempio di un fondo in collocamento in questi giorni , realizzato da Azimut in collaborazione con Mamacrowd, portale italiano leader nella raccolta di capitale per finanziare imprese innovative.
Quali sono le caratteristiche di questo fondo?
Alicrowd è un fondo ELTIF che investe in startup innovative con sede prevalentemente in Italia , operanti su tecnologie industriali o digitali, che hanno già un prodotto o un servizio e che presentano determinate metriche di crescita . E su PMI operanti sempre nel settore tecnologico che abbiano un fatturato tra i 5 e i 50 milioni di euro , che abbiano meno di 250 dipendenti e un bilancio annuo inferiore ai 43 milioni. Il fondo ha una durata di 8 anni e non può essere liquidato prima della scadenza.
Che attese di rendimento può avere un risparmiatore che sottoscrive un fondo di questo genere?
L'obiettivo che si da il fondo è di raddoppiare il capitale in 8 anni con un hurdle rate del 2,5% IRR .
E a livello di benefici fiscali?
Come viene anticipato nel titolo di questo articolo , chi investe in questo tipo di fondi pagherà molte meno tasse. Questo per effetto dei forti stimoli fiscali che il Governo italiano ha pensato per chi investe su questi aziende, anche per stimolare la ripresa economica nell'era del Covid.
Un primo beneficio fiscale è quello tipico dei fondi "ELTIF PIR compliance" che , se detenuti per almeno 5 anni , non pagano il 26% di tasse sulla plusvalenza realizzata e sono esenti da imposta di successione. Il secondo è la possibilità che il sottoscrittore del fondo ha di detrarre il 30% di quanto investito dall' imposta IRPEF .
Ad esempio , ipotizzando un investimento di 50.000 euro, se dopo 8 anni il realizzo è di 90.000 euro, la plusvalenza di 40.000 è completamente esente da tassazione con un risparmio di tasse di 10.400 euro; inoltre sui 50.000 euro investiti il primo anno si potrò detrarre dalle imposte irpef 15.000 euro, cioè il 30% di quanto conferito.
Come sempre per approfondimenti o ulteriori informazioni, potete contattarmi in privato al numero 338 2943488 o tramite mail all'indirizzo davide.rigonat@azimut.it
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